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Julia

"Participantes para un delirio" è un podcast di Coco Dávez, nome d’arte di Valeria Palmeiro: fotografa, grafica, pittrice e art director. All’interno delle varie puntate l’artista intervista diverse personalità legate al mondo creativo, indagando in particolare sulla loro storia, ispirazioni, punti di vista e filosofie di vita.

Nonostante mi fossi inizialmente interessata al podcast per via del tema creativo che accomuna tutti gli ospiti intervistati, ho ascoltato moltissime esperienze di scrittrici, artiste, attrici, attiviste ed editrici. Nel corso delle varie puntate vengono trattati in modo aperto e amichevole moltissimi temi correlati alle protagoniste dell’intervista, ma anche
in relazione alle loro esperienze in quanto donne in ambito artistico, lavorativo, emotivo e personale. Personalità come Clara Diez, Eva Serrano e Pepita Marín parlano di cosa significa essere donna nell’ambiente lavorativo, essere figlia, essere madre, discutono di salute mentale, di discriminazione,
di ciclo, di endometriosi, di stupro, di sessualità
e di oggettificazione della donna.

"Participantes para un delirio" è un podcast di Coco Dávez,
nome d’arte di Valeria Palmeiro: fotografa, grafica, pittrice e art director. All’interno delle varie puntate l’artista intervista diverse personalità legate al mondo creativo, indagando in particolare
sulla loro storia, ispirazioni, punti di vista e filosofie di vita.

Nonostante mi fossi inizialmente interessata al podcast per via del tema creativo che accomuna tutti gli ospiti intervistati, ho ascoltato moltissime esperienze di scrittrici, artiste, attrici, attiviste ed editrici. Nel corso delle varie puntate vengono trattati in modo aperto e amichevole moltissimi temi correlati alle protagoniste dell’intervista, ma anche in relazione alle loro esperienze in quanto donne in ambito artistico, lavorativo, emotivo e personale. Personalità come Clara Diez, Eva Serrano e Pepita Marín parlano di cosa significa essere donna nell’ambiente lavorativo, essere figlia, essere madre, discutono di salute mentale, di discriminazione, di ciclo, di endometriosi,
di stupro, di sessualità e di oggettificazione della donna.

Ed è proprio nel format che questo podcast mi ha colpito in particolare, le interviste sono talmente scorrevoli e naturali che sembra di ascoltare una conversazione amichevole in cui è si conosce piano piano la protagonista della puntata e allo stesso tempo si affrontano con grande apertura
e naturalezza argomenti estremamente personali, complessi e spesso tabù.

Ed è proprio nel format che questo podcast mi ha colpito in particolare, le interviste sono talmente scorrevoli e naturali che sembra di ascoltare una conversazione amichevole in cui si conosce piano piano la protagonista della puntata e allo stesso tempo si affrontano con grande apertura e naturalezza argomenti estremamente personali, complessi e spesso tabù.